Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa”.


Questo trionfo è espresso dal canto di gioia della Chiesa, la quale, nella notte santa che segna la rinascita dell’uomo, attende la Luce nuova e proclama: “Esulti il coro degli angeli, esulti l’assemblea celeste: un inno di gloria saluti il trionfo del Signore risorto. Gioisca la terra inondata da così grande splendore; la luce del Re eterno ha vinto le tenebre del mondo”. Per questo “gioisce la madre Chiesa, splendente della gloria del suo Signore” che ha lottato da solo e ha vinto (cfr. Is 63, 1-5).

In questa mistica notte ciascun membro della Chiesa interpella Maria di Magdala come testimone: “Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?”, ed ella risponde: “La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea”.

Anche noi, uniti a questa testimonianza concessaci per grazia e non certamente per merito, possiamo ripetere: “Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto!”.